Il Learning Content Ecosystem è un concetto molto interessante per definire la modalità in cui ogni ente di formazione gestisce e organizza la propria attività, soprattutto nel caso di formazione a distanza. 

Ma cosa significa “Learning Content Ecosystem”? Da quali elementi è composto? Come si può strutturare al meglio?

In questo breve articolo, Sonia Madini, Instructional Designer di Different Web, ci spiega cosa si intende per Learning Content Ecosystem e perché è importante organizzarlo in modo strategico per erogare formazione a distanza. 

Cosa significa “Learning Content Ecosystem”?

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Il Learning Content Ecosystem si può tradurre in italiano come “Ecosistema di Contenuti Formativi” e definisce il rapporto tra i diversi software che le organizzazioni utilizzano per creare ed erogare contenuti FAD, siano essi sincroni o asincroni. 

Si tratta dell’insieme degli strumenti e piattaforme che consentono di creare, organizzare, erogare e analizzare i propri contenuti formativi.

Il Learning Content Ecosystem di ogni organizzazione è composto in modo differente a seconda degli obiettivi dell’attività formativa, dei contenuti dei corsi e delle esigenze dei discenti.

Da cosa è composto il Learning Content Ecosystem?

L’immagine qui sotto ci dà un’idea della struttura del Learning Content Ecosystem, di quanti e quali sistemi possano essere inseriti al suo interno e come questi elementi interagiscono tra loro durante l’attività formativa a distanza, sincrona e asincrona.

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Dallo schema illustrato, si può notare come occupi una posizione centrale l’LMS, il Learning Management System, il fulcro dell’erogazione e gestione di formazione online.

Questo software infatti permette di far dialogare tra loro i singoli strumenti utilizzati sia per la formazione sincrona che per quella asincrona e di organizzare ogni aspetto della propria attività formativa.

La formazione a distanza asincrona con il Learning Content Ecosystem

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Nel caso di corsi in modalità asincrona, è importante scegliere un LMS capace di accogliere differenti tipologie di contenuto formativo: da quelli più tradizionali (documenti in pdf, video, link a risorse web) a quelli più specifici, creati appositamente con standard riconosciuti come SCORM e xAPI.

Solo questi ultimi permettono un tracciamento dei dati di fruizione dei discenti, risultando quindi compliance per erogare corsi normati.

Per creare in autonomia queste tipologie di contenuti per la formazione asincrona, ogni organizzazione può dotarsi di software di authoring per e-learning che permettono di progettare l’aspetto grafico, inserire testi, immagini, commenti audio e video.

I software in questione consentono inoltre di implementare elementi interattivi per coinvolgere l’utente e rendere ancora più efficace il momento formativo. Caricare un corso all’interno di un LMS offre anche la possibilità di salvare e visualizzare dati e statistiche sull’effettivo andamento del percorso formativo di ogni discente.

In questo modo gli amministratori all’interno della piattaforma possono analizzare l’efficacia e l’usabilità dei propri moduli formativi e applicare eventuali modifiche e correzioni per rendere la propria offerta di apprendimento sempre più in linea con le esigenze dei discenti. 

La formazione a distanza sincrona con il Learning Content Ecosystem

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Passiamo ora invece alla formazione a distanza sincrona e parliamo di come strutturarla al meglio grazie al Learning Content Ecosystem. 

Per l’organizzatore è importante prima di tutto dotarsi di un sistema per gestire le sessioni in diretta che possa sincronizzarsi in modo automatico con la piattaforma LMS adottata.

In questo modo non sarà necessario per il provider procedere manualmente alle operazioni di iscrizione dei discenti e controllare i tempi di partecipazione degli utenti, rendendo il processo di gestione del corso significativamente più veloce ed efficiente. 

I software per gestire eventi sincroni danno la possibilità di erogare diversi format di sessioni live, fra tutti meeting e webinar, con diverse opzioni per modulare l’interazione con i partecipanti. Per scegliere la tipologia di sessione sincrona più adatta è indispensabile considerare: 

  • quali sono gli obiettivi del progetto formativo
  • come si è immaginata la sessione live con relatori e partecipanti
  • quali funzionalità offre il software individuato

Scegliere il Learning Content Ecosystem adatto

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Abbiamo visto quindi quanto sia strategico comporre il proprio Learning Content Ecosystem in modo sapiente e consapevole, scegliendo i software più adatti agli obiettivi della nostra attività formativa e rispondendo sia ad eventuali obblighi di normativa, che alle esigenze dei discenti che scelgono di frequentare i nostri corsi. 

Dotarsi del giusto Learning Content Ecosystem significa quindi comporre la propria suite con software che consentono di lavorare in sinergia, ottimizzando la gestione e valorizzando i contenuti a vantaggio dell’esperienza formativa dell’utente finale.

Un ultimo aspetto importante da tenere presente quando si struttura il proprio ecosistema di strumenti per la formazione, è quello di individuare software capaci di evolversi in relazione alle esigenze, ai cambiamenti e alla crescita della propria organizzazione. Il settore della formazione e quello dei software a supporto sono in continua evoluzione e richiedono da parte dei provider una continua attenzione alle tendenze del mercato e alle novità tecnologiche per adattare e far crescere al meglio il proprio business.

Di conseguenza il proprio Learning Content Ecosystem deve essere composto da strumenti digitali scalabili, flessibili, in grado di rispondere prontamente alle esigenze presenti e future dell’ente di formazione. 

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