Perché creare una propria academy per diffondere le expertise interne all'azienda? Che competenze servono per essere responsabile della formazione?

Avviare una nuova attività imprenditoriale non è cosa da poco, ma allo stesso modo creare una nuova unità di business (e renderla profittevole) è un’altra sfida densa di ostacoli, superati i quali le opportunità potranno finalmente palesarsi. 

Con questa consapevolezza non poche aziende attive nel campo della consulenza, dell’editoria o in settori industriali hanno deciso di aprire una propria academy formativa.

Numerose realtà puntano infatti a mettere in comune con gli interessati, e sul mercato, le proprie competenze specifiche nel comparto di riferimento, mettendo in piedi un nuovo ramo aziendale dedicato alla formazione, proponendo ad esempioi:

  • corsi di specializzazione
  • webinar gratuiti
  • percorsi di crescita professionale strutturati

Chi gestisce la formazione?

Progetti come l’implementazione di un’offerta formativa si scontrano, spesso, con qualche resistenza interna.

Il personale si chiede infatti chi si occuperà di quella che, a tutti gli effetti, diventa un’azienda nell’azienda, spesso con procedure molto distanti dal core business originario.

L’interrogativo sopra esposto è del tutto legittimo. A ben guardare, se davvero una nuova unità di business come quella che seguirà la formazione avrà dinamiche proprie e per diversi aspetti separate da quelle “classiche”, diverse potranno anche essere le persone che in azienda seguiranno questo nuovo filone e la sua evoluzione.

Cosa significa gestire una academy?

Molto spesso, però, in maniera altrettanto legittima e comprensibile, l’azienda che si affaccia al mercato della formazione tende a procrastinare una decisione netta in merito, demandando in una prima fase “di lancio” del business formativo le relative attività a personale già in forza.

Queste risorse, spesso, si occupano prevalentemente di aspetti amministrativi, e si trovano di fatto a dover gestire nuove dinamiche, nuove scadenze e a perseguire nuovi obiettivi.

Ciò può comprensibilmente portare del disorientamento, a tutto svantaggio dell’efficienza delle attività svolte.

Se la formazione diventa realmente un business su cui l’impresa vuole puntare, uno degli obiettivi deve essere quello di dedicare uno specifico operatore a tutto ciò che concerne l’operatività legata alla formazione.

Doti organizzative, un po’ di fantasia e una dose tendenzialmente generosa di pazienza sono requisiti necessari per potersi approcciare alla mansione.

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Di cosa si occupa l’addetto alla formazione?

Scendendo nello specifico, i compiti di un ipotetico “addetto alla formazione” possono spaziare dal contatto con i docenti, la stesura dei programmi didattici o la collaborazione alla stessa, fino ad arrivare a funzioni di moderazione di eventi sincroni/in diretta.

Qualora poi l’ente di formazione utilizzi Piattaforme LMS può essere richiesta una competenza adeguata a fornire un servizio di assistenza di primo livello ai discenti.

Poter disporre di una risorsa “mentalizzata” in maniera totale o quasi sulle attività formative potrà portare indubbi vantaggi al novello ente di formazione, che potrà dunque porsi sul mercato in maniera consapevole e, perché no, pensare di poter in futuro ampliare l’area con nuove ulteriori risorse specificamente dedicate.

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